IL CONTESTO
In un momento storico ed economico in cui la nostra società appare attraversata da sempre maggiori ed evidenti disuguaglianze, in ambito sia sociale che economico, alcune fasce della popolazione risultano particolarmente esposte, soprattutto in ambito lavorativo.
In tale contesto si sviluppa il progetto Umbria legale e sicura: interventi di supporto alla integrazioone e contrasto allo sfruttamento lavorativo. Un progetto volto alla prevenzione e contrasto dello sfruttamento del lavoro che vede la Regione Umbria come Capofila, finanziato dalla DG Immigrazione del Ministero Lavoro e delle Politiche sociali con Fondi POC Inclusione 2014-2020. Umbria legale e sicura è dedicato al rafforzamento dell’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di Paesi Terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo e si occuperà di mettere in opera sia interventi volti all’empowerment e autonomia dei destinatari che azioni di consolidamento del sistema di governance e qualificazione dei servizi.
IL PROGETTO
Al centro del progetto 14 PAS, Punti di Accesso ai Servizi attivati per ognuna delle 12 zone sociali, con un doppio servizio per quelle di Terni e Perugia. I PAS sono una rete diffusa di centri di servizi di prossimità che rappresentano, a tutti gli effetti, uno strumento di supporto per tutti i cittadini di Paesi Terzi nel primo orientamento sulle tematiche dell’integrazione e della sicurezza lavorativa. Presso i PAS saranno realizzate le misure di sostegno all’autonomia che prevedono, tra le altre cose, laboratori di emersione e potenziamento delle competenze, palestre informatiche, laboratori di microlingua del lavoro, percorsi di supporto all’autoimprenditorialità.
Sono previsti interventi sistemici e multidisciplinari di empowerment dei migranti, attraverso servizi specializzati e diffusi di informazione, orientamento e accompagnamento funzionali ad un pieno esercizio dei diritti e dei doveri di ognuno e ognuna. Tra le attività che saranno attivate, oltre ai PAS, sono state progettate Unità Mobili composte da operatori che si muovono sul territorio allo scopo di individuare migranti a rischio di sfruttamento lavorativo e mappare luoghi in cui è possibile entrare in contatto con loro.
Gli interventi che riguardano invece il rafforzamento del sistema di governance sono finalizzati a consolidare la governance, multilivello e multistakeholder, delle azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo in Umbria, attraverso un tavolo di coordinamento che definirà, in linea con quelle nazonali, delle Linee Guida Regionali sul contrasto allo sfruttamento lavorativo, emersione e identificazione delle vittime. Verranno, inoltre, realizzati interventi di formazione per gli operatori pubblici e privati attraverso seminari tematici e una attività di ricerca per rafforzare la conoscenza del fenomeno sul territorio regionale.
In campo anche azioni finalizzate a qualificare la filiera del lavoro, dal lato della domanda, dell’intermediazione e dell’offerta, attraverso la raccolta dei fabbisogni delle aziende, la promozione del sistema “Rete del lavoro agricolo di qualità”, la formazione di operatori dell’intermediazione lavorativa e l’attivazione di tirocini lavorativi presso le aziende che prenderanno parte alla rete di sostegno del progetto.
Il progetto intende, infine, coinvolgere attivamente tutti i soggetti potenzialmente interessati al fenomeno attraverso attività specifiche di comunicazione, sensibilizzazione e confronto.
I PARTNER
Regione Umbria (Capofila), Asad, Borgorete, Cidis Impresa sociale; ATS: Anci Umbria, FELCOS Umbria, Csc, Frontiera Lavoro, Consorzio Abn, Arci Ora d’Aria, San Martino, Smile, Ial, Enfap, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, Laboratorio Idea, Fondazione Crispolti.
Notizie sul progetto
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