Legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori. A Cipro abbiamo dato avvio al Progetto Integrality.

Insieme ai partner di 5 Paesi, tra cui ANCI Umbria, AIAB Umbria e CIDIS, abbiamo avviato le attività del Progetto INTEGRALITY, finanziato dall’Unione Europea per la promozione dell’integrazione e inclusione sia lavorativa che socioeconomica dei migranti in agricoltura, in un quadro di legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori. Tra le attività che saranno implementate nei 36 mesi previsti ci sono percorsi di formazione, mobilitazione dei principali attori attivi sul tema, organizzazione di tirocini pilota e azioni di comunicazione.

 

 

 

Ci sono diritti che non possono essere derogati, perchè in certi contesti il diritto ad un lavoro sicuro, dignitoso e legale significa in primo luogo diritto alla vita. Tante, troppe volte assistiamo ancora all’impiego di migranti ai quali, per lo svolgimento in agricoltura di lavori pesanti e usuranti, vengono date paghe da sfruttamento in condizioni di pressochè totale illegalità. A cui si lega il fenomeno del caporalato e che sono causa, purtroppo, di infortuni e morte.

E’ a questi temi che è dedicato il Progetto Integrality – Multi-stakeholder strategies for the promotion of INTEGRation and LegALITY of migrants’ employement in agricolture. Un progetto della durata di 36 mesi, finanziato dall’Unione Europea, di cui FELCOS Umbria è capofila e a cui partecipano organizzazioni di 5 Paesi: Cipro, Grecia, Portogallo, Austria e Italia, tra cui figurano Anci Umbria, AIAB Umbria e CIDIS Impresa Sociale.
Nei giorni scorsi a Nicosia, insieme a tutti i partner riuniti sia in presenza che on-line, abbiamo dato avvio ufficiale al progetto con un Kick-off meeting durante il quale abbiamo condiviso le principali operatività, chiarito diversi aspetti metodologici e approfondito i dettagli organizzativi, con l’obiettivo finale di promuovere una piena inclusione ed integrazione dei migranti, provenienti da paesi terzi, nei contesti locali in cui operano i partner di progetto.
Per raggiungere tale obiettivo svilupperemo e attueremo una strategia locale multi-attoriale volta a favorire l’inclusione lavorativa e socioeconomica dei migranti in agricoltura, in un quadro di legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori. Ciò attraverso:
  • la mobilitazione dei principali attori che giocano un ruolo in tema di integrazione dei migranti in agricoltura;
  • attività di formazione e sensibilizzazione dedicate sia ai soggetti di cui si compone la catena agricola che ai migranti stessi;
  • l’organizzazione di tirocini;
  • azioni di comunicazione e sensibilizzazione rivolte alle comunità locali.

Operatività progettuali in base alle quali il partenariato, in ogni territorio coinvolto nel percorso, intende arrivare all’attivazione di una rete multi-attoriale allo scopo di favorire una integrazione lavorativa dei migranti in agricoltura basata sul rispetto dei diritti; formare ed informare gli attori della filiera agricola sulla legislazione nazionale ed europea che riguarda il lavoro regolare dei migranti e sui rischi relativi al mercato nero del lavoro migrante, sensibilizzandoli sulle questioni etiche di parità di opportunità e trattamento; coinvolgere i gruppi locali di migranti nelle attività di formazione pilota sull’agricoltura biologica organizzate all’interno del progetto fornendo loro l’opportunità di fare una esperienza di tirocinio lavorativo in aziende agricole virtuose.

 

Siamo coscienti che la sfida che attende noi e i nostri partner è difficile, ma siamo anche consapevoli di quanto l’esito sia importante per le persone, le imprese e i contesti sociali ed economici in cui vivono e operano. Siamo sicuri che l’entusiasmo che si è creato tra noi in questi giorni di confronto e condivisione ci aiuterà a raggiungere tutti i risultati attesi, fornendo nuovi orizzonti e possibilità di integrazione, dialogo e coesione.
Guarda la gallery:

Leave a Reply

Your email address will not be published.