“Lavorare per l’ambiente è la nostra resilienza”. LAND e Tanto dipende da noi, storie diverse per una stessa speranza.

Durante una call, organizzata con docenti e coordinatrici scolastiche cisgiordane, sono stati messi a confronto i risultati e gli obiettivi dei progetti LAND – Autorità locali in rete per lo Sviluppo Sostenibile e Tanto dipende da noi – Perchè non è vero che TANTO non si può fare di più. Il primo promosso in Cisgiordania, nei territori di Ramallah e Nablus, il secondo in Umbria, ma che condividono tematiche e metodologie e che al centro mettono una stessa protagonista: la scuola. Luogo da cui costruire partecipazione, bene comune e futuro sostenibile.

 

Lavorare per questo progetto e per l’ambiente rappresenta la nostra resilienza nei territori“.
Il valore del progetto LAND per le persone e le comunità scolastiche che in Cisgiordania ne portano avanti le attività, è tutto in questa testimonianza, che conserviamo come un piccolo grande dono e che ci parla di speranza. L’occasione l’ha fornita un confronto molto significativo tra il progetto LAND – Autorità Locali in Rete per lo Sviluppo Sostenibile, a cui lavoriamo nei territori di Ramallah e Nablus insieme all’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino, all’Unione dei Comuni del Trasimeno, al Comune di Assisi, AURI e ANCI Umbria, e il progetto Tanto dipende da noi – Perchè non è vero che TANTO non si può fare di più, che realizziamo in Umbria con AURI allo scopo di promuovere buone pratiche di riduzione e raccolta differenziata dei rifiuti. Due progettualità distinte, che interessano territori lontani, ma che condividono tematiche, metodologie e il protagonismo delle scuole, come luoghi dentro cui costruire presupposti nuovi di una coesistenza orientata alla collaborazione e alla partecipazione.
Un passaggio della call con gli operatori dei progetti LAND e Tanto dipende da noi
Ed è proprio durante la call che le docenti e le coordinatrici palestinesi delle 8 scuole elementari e medie coinvolte nella West Bank, hanno potuto raccontarci le tante attività che dal 2022 sono state implementate in quei luoghi grazie al progetto LAND e attraverso cui tanti bambini e adolescenti hanno partecipato alla trasformazione degli spazi scolastici in chiave sostenibile. Piantumazione di alberi, composizione di giardini scolastici, creazione di club ambientali, realizzazione di opere artistiche con materiali riciclati e recupero di cibo dalle mense scolastiche, sono solo alcuni esempi delle piccole e grandi azioni che hanno consentito a tutte quelle comunità di continuare a immaginare un futuro differente. Lo stesso futuro alla cui realizzazione, nelle proprie comunità territoriali di riferimento, contribuiscono anche gli alunni delle 16 scuole umbre coinvolte nel percorso educativo del progetto Tanto dipende da noi, che mira a coltivare anche qui una nuova consapevolezza orientata al bene comune.
Il dettaglio dei risultati raggiunti in tal senso da LAND è stato offerto da Widad T Qadi di APLA, Associazione delle Autorità Locali Palestinesi. “Ho visitato tutte le scuole coinvolte osservando i risultati, gli impatti e le attività implementate – ha raccontato Widad T Qadi durante la call – e ho visto l’entusiasmo di studenti, insegnanti e autorità sociali. Sono molto vicini alla realtà, hanno immaginato che non sarebbe stato possibile ottenere grandi risultati a causa delle difficoltà legate alla guerra, ma sono rimasti sorpresi dal fatto che abbiano implementato le attività meglio di quanto immaginato. Ilrisultato di questo impegno è che sono stati direttamente coinvolti 100 studenti in 8 scuole, formate 16 insegnanti e sono state incluse 8 municipalità locali. Risultati davvero eccellenti. L’iniziativa ha un grande potenziale, tanto che altre scuole e autorità sono interessate e quelle che hanno già implementato le attività sono pronte a realizzarne altre”.
Il racconto delle docenti palestinesi.
“L’obiettivo è stato aumentare la consapevolezza ambientale coinvolgendo gli studenti in attività significative. Questo ha incluso la creazione di club ambientali, lo sviluppo di un orto scolastico attraverso l’utilizzo di attrezzi forniti dal progetto e la promozione del lavoro volontario. Iniziative come il riutilizzo degli scarti alimentari della mensa scolastica, l’aumento della consapevolezza per un cibo sano, l’incoraggiamento al riciclo sono stati elementi chiave. L’obiettivo finale è sensibilizzare sulle problematiche ambientali non solo a livello scolastico, ma anche all’interno della comunità più ampia, infatti si sono create sinergie con le comunità e le autorità locali”.

 

Alcune ragazze di una scuola palestinese durante le attività del progetto LAND

 

“Abbiamo creato club ambientali focalizzati su iniziative di riciclo e progetti creativi. Questi hanno incluso il riutilizzo di carta per creare strutture artistiche e opere d’arte. Gli studenti hanno inoltre riciclato delle bottiglie di plastica, utilizzandole per piantare fiori e altre piante, ristabilendo la serra scolastica. Le attività si sono così estese alla cura delle piante della serra e alla creazione di aree verdi intorno alla scuola. Inoltre, i club ora promuovono la consapevolezza sul riciclo, progettando maschere e abbigliamento per sottolineare l’importanza delle pratiche sostenibili”.

“La scuola è diventata estremamente attiva e coinvolta in questo progetto, ottenendo ottimi risultati. Siamo riusciti a coinvolgere l’intera comunità scolastica, quindi non solo gli studenti ma anche gli insegnanti. I bambini più piccoli (da 1 fino 4 anni e dai 6 ai 10 anni) e gli studenti più grandi (dai 12 ai 16 anni) hanno collaborato su iniziative di protezione ambientale, come la pulizia e la piantumazione, utilizzando materiali riciclati. Il progetto ha garantito inoltre l’inclusione di studenti con disabilità o difficoltà, permettendo loro di partecipare attivamente senza essere esclusi. Gli insegnanti hanno cercato di collegare il progetto al curriculum, in particolare alle materie scientifiche, e hanno persino creato un opuscolo per evidenziare il lavoro e i risultati raggiunti”.

“Nonostante il tempo limitato e l’accesso ristretto alla scuola, siamo riusciti a lavorare su un progetto territoriale nella scuola primaria. Gli studenti si sono concentrati sul miglioramento dell’ambiente scolastico riciclando prodotti della scuola e della mensa. Hanno riutilizzato creativamente materiali, come le bottiglie, trasformandoli in vasi per le piante e distribuendoli in tutta la scuola. Sono stati piantati alberi di ulivo e altri tipi di alberi e sono stati realizzati murales a tema ambientale. Gli studenti e le studentesse sono stati particolarmente entusiasti di piantare fiori e alberi e sono rimasti molto interessanti e coinvolti durante tutto il progetto”.

“L’attenzione è stata rivolta all’aumento delle aree verdi nella scuola, creando un ambiente più fiorito e accogliente. Questo ha incluso la piantumazione di alberi e fiori, non solo per migliorare l’atmosfera, ma anche per fornire zone d’ombra durante le pause. In futuro, si potrebbe considerare l’aggiunta di una serra. Dopo la pandemia e le prolungate chiusure scolastiche, gli studenti e le studentesse si sono sentiti pienamente coinvolti in questo progetto. La loro collaborazione li ha aiutati a ristabilire un senso di appartenenza alla scuola. Sono fiduciosi nel poter continuare questi sforzi negli anni a venire”.

“La scuola inizialmente non disponeva di aree verdi. Gli studenti hanno trasformato il cortile scolastico piantando erba, creando zone d’ombra e seminando semi come le lenticchie. Hanno percepito come la scuola sia completamente cambiata e migliorata. Inoltre, hanno lavorato per riparare le porte dei bagni. Tutti gli studenti e le studentesse hanno partecipato attivamente, trasformando la scuola in un ambiente verde e vibrante. Sono entusiasti di continuare il progetto in futuro, sottolineando che la sostenibilità significa continuare a costruire sulla base di questi sforzi, fuori e dentro la scuola. Attraverso questa iniziativa, hanno anche sviluppato un forte senso di collaborazione”.

Una giornata di attività in una scuola umbra durante il progetto Tanto dipende da noi
Un racconto esperienziale a cui FELCOS Umbria ha contribuito raccontando il percorso didattico della campagna Tanto dipende da noi, che presenta molti punti in contatto con le attività realizzate nelle scuole palestinesi, sia per quanto riguarda i contenuti che le metodologie educative applicate. La volontà e la proposta è quella di poter creare una sinergia tra i due progetti, mettendo direttamente in contatto le scuole italiane con quelle palestinesi, in un’ottica di interscambio e co-progettazione.
Siamo sicuri che da questi semi di speranza possano nascere nuovi e duraturi ponti di dialogo e cooperazione. Ponti di Pace.
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