Jailym: missione in Kazakistan per creare sviluppo sostenibile

E’ terminata l’entusiasmante missione di cooperazione internazionale che ci ha visti impegnati in Kazakistan. Al centro del viaggio operativo lo scambio di competenze, la verifica del lavoro svolto e il confronto partecipativo con le comunità e le Istituzioni locali.

 

La nostra delegazione davanti alla sede dell’Akimat, l’autorità provinciale locale.

Una terra lontana e bellissima, difficile ma ricca di possibilità. Tradizioni millenarie di rapporto con il territorio e le sue risorse, a cui sono legati i destini di persone, famiglie e comunità. L’idea di costruire percorsi di sostenibilità che possano dare a questi rapporti nuovi impulsi di sviluppo, attraverso l’innovazione e la partecipazione.

C’era tutto questo nel bagaglio di attese con cui siamo partiti ad inizio ottobre per la nostra missione di cooperazione internazionale in Kazakistan, dove FELCOS Umbria è impegnata ormai da tempo con il Progetto Jailym. Finanziato dall’Unione Europea, il Progetto Jailym che ci vede capofila di un partenariato composto da Ils Leda, IsMed-CNR, AgroSoyuz of Kazakhstan e Farmer of Kazakhstan Foundation, si pone l’obiettivo di dare a tante comunità locali del distretto rurale di Enbekshi-Kazakh della regione di Almaty, strumenti e competenze per una gestione più sostenibile dei pascoli.

Le attività agropastorali nel Sud-Est del Kazakistan rappresentano infatti la principale forma di sostentamento per aziende e famiglie. Attività che purtroppo sono messe a rischio da diverse pressioni, come le attività antropiche, l’inquinamento, i cambiamenti climatici.

Per questo il Progetto Jailym ha creato e aiutato a formarsi, nel solco della legislazione locale e in accordo con le Istituzioni, delle forme collaborative di partecipazione alla gestione dei pascoli attraverso le Unioni di pastori e degli utilizzatori delle terre, seguendo l’esempio delle Comunanze agrarie delle aree montane dell’Umbria e della Valnerina in particolare.

Accanto a ciò, grazie all’impegno dei soggetti coinvolti nel progetto, sono state installate strutture nelle fattorie in grado di consentire una più efficace gestione di greggi e mandrie, garantendo una cura adeguata e una tutela della salute e del benessere degli animali, da cui ne deriva una maggiore resa in termini di produttività.

La missione

Il Dott. Antonio Carbone durante uno dei sopralluoghi

Nel corso della missione che si è svolta dal 9 al 14 di ottobre 2023, la delegazione guidata e coordinata dalla nostra coordinatrice di progetto, Francesca De Paula, ha organizzato e svolto numerose attività. Attraverso i seminari e grazie alla partecipazione del Dott. Antonio Carbone, medico veterinario di IsMed-CNR, abbiamo favorito lo scambio di competenze tra i nostri e i loro territori, realizzando una delle principali vocazioni della cooperazione internazionale e di FELCOS Umbria.

Abbiamo portato a termine diversi sopralluoghi in alcune fattorie dove sono state installate le strutture finanziate dal Progetto Jailym, in principal modo riguardanti la realizzazione di aree recintate e il montaggio di vasche per il lavaggio del piccolo bestiame, grazie alle quali gli animali potranno essere preservati da infestazioni di parassiti che ne minano la salute.

Il tavolo di lavoro con il Presidente della Provincia

In ultimo, nella sede dell’autorità provinciale, l’Akimat, si sono tenuti i due incontri istituzionali. Una conferenza di medio termine intitolata “L’esperienza del progetto Jailym nella definizione e realizzazione dei Piani di Gestione e Utilizzo dei Pascoli nel distretto di Enbekshi-Kazakh“, momento di restituzione e confronto durante il quale anche i rappresentanti delle Unioni hanno parlato e a cui hanno partecipato i delegati dell’Unione Europea Johannes Baur (Capo Ufficio Cooperazione), Snejana Popova (Project Officer Ufficio Cooperazione) e Bayan Khalelova (Responsabile amministrativo-finanziaria del progetto); e il tavolo di lavoro organizzato con il Presidente della Provincia.

Un’esperienza davvero emozionante, incoraggiante, durante la quale abbiamo avuto modo di toccare con mano l’importanza della cooperazione tra territori, soggetti istituzionali e comunità locali lontane tra loro nelle distanze ma unite dallo stesso desiderio di donare prosperità e costruire futuro sostenibile.

 

La Gallery della missione

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