Continua l’impegno di FELCOS Umbria e del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) in Siria per rafforzare le capacità del sistema di salute siriano di fornire servizi e a dare risposte riabilitative e assistenziali alle persone con disabilità, migliorando le loro condizioni di vita e di salute.Dal 1° al 9 ottobre FELCOS Umbria sarà infatti di nuovo a Damasco, in Siria, per realizzare insieme a UNDP una nuova edizione del corso di formazione su carrozzine e tecnologie assistive per la mobilità e la postura.
Il corso coinvolgerà 30 fisioterapisti e medici della Croce Rossa Siriana provenienti dai 20 governatorati, con l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per la scelta e la personalizzazione delle carrozzine adeguate ai bisogni dei pazienti.
Durante il corso, le lezioni frontali si alterneranno a workshop teorico-pratici, casi studio e valutazioni di circa 30 pazienti, ai quali verranno inoltre consegnate le carrozzine acquistate da UNDP Siria.
Ad elaborare i contenuti del corso e a realizzare la formazione è una equipe di tre professionisti della riabilitazione, fisioterapisti e terapisti occupazionali, con esperienza riconosciuta nel settore delle tecnologie assistive e in campo formativo, che lavorano presso servizi specializzati sugli Ausili delle Aziende Sanitarie di Umbria, Emilia Romagna e Lombardia: Massimo Porzi, Fisioterapista Responsabile del Centro Ausili della USL Umbria 2 e Direttore di FELCOS Umbria, Devis Trioschi, terapista occupazionale dell’Azienda USL di Modena, e Gianantonio Spagnolin, Fisioterapista della ASST Valtellina e Alto Lario.
Il corso rappresenta la terza tappa del percorso formativo e di rafforzamento delle conoscenze che dal 2018 FELCOS promuove in Siria insieme a UNDP Siria, con l’obiettivo di migliorare la salute e il benessere delle persone con disabilità, in particolare la cura, l’assistenza, la riabilitazione, l’inclusione e la partecipazione, attraverso attività di formazione, assistenza tecnica e scambio di buone pratiche.
L’impegno di FELCOS e UNDP Siria risponde a pieno alle sfide globali poste dall’Agenda 2030, che rilancia una sfida molto impegnativa nel settore e che richiederà uno sforzo sia locale che globale, avvalendosi, come è avvenuto in questo caso in Siria, delle esperienze e delle competenze dei territori su specifici temi, mobilitate e messe in rete dalla cooperazione decentrata allo sviluppo.