Giù dalle cattedre, per un’agricoltura rigenerativa di comunità

C’è stato un tempo in cui le pratiche agricole erano motivo di educazione e attività didattica di campo. Un tempo antico nei calendari ma attuale nei suoi significati e potenzialità.

 

Avete mai sentito parlare delle “Cattedre ambulanti di agricoltura”? Le Cattedre ambulanti in agricoltura furono per quasi un secolo la più importante istituzione di istruzione agraria in Italia e nacquero in un contesto di grandi sfide che mettevano a rischio la sopravvivenza dell’agricoltura. Un’attività che necessitava reinventarsi un’identità all’interno di un mercato in procinto di divenire globalizzato, almeno per i cereali, la carne, il vino, l’olio, settori in cui in quegli anni iniziano ad emergere altri agguerriti competitori. Anche oggi ci troviamo all’interno di grandi sfide per affrontare le quali occorre cambiare il nostro rapporto con il suolo, con le risorse della terra e, più in generale, con l’ambiente.

 

 

Giù dalle cattedre, un progetto rigenerativo

È proprio partendo da quelle importanti esperienze del passato che nasce il progetto “Giù dalle cattedre”. Un percorso partecipativo di ricerca-azione, che propone un modello di formazione e di scambio itinerante in tema di agricoltura rigenerativa di comunità, frutto della collaborazione avviata tra FELCOS Umbria, l’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano, la Comunità di Etica Vivente e le Trame di Comunità, che si inserisce nella cornice del progetto europeo “People and Planet, a common destiny” (coordinato da FELCOS Umbria) e del progetto regionale “Cibo per la Mente” (curato dall’Associazione Piano Terra – Trame di Comunità).

“Giù dalle cattedre” nasce come modello di formazione teorico/pratica e divulgativa e si rivolge ad un pubblico di professionisti e appassionati operanti in modo particolare nel settore agricolo, ma anche in quello artigianale e commerciale, con l’obiettivo di attuare pratiche concretamente sostenibili a supporto delle politiche territoriali condotte dagli enti locali (green communities).

 

Il percorso si è articolato in quattro incontri dedicati ad allevamento, olivicoltura, viticoltura e policoltura, durante i quali insieme a giovani esperti in campo agronomico e produttori sono state messe in campo conoscenze utili al confronto, al dialogo e all’innovazione nelle campagne del sud-ovest dell’Orvietano. Tante esperienze diverse che hanno trovato un punto d’incontro: l’amore per il territorio e le sue eccellenze, unitamente alla ricerca di metodi, pratiche, riflessioni eco-attive e proattive, capaci di assumere una particolare valenza in un momento storico caratterizzato da una sempre più grave crisi ambientale ed ecologica, i cui effetti drammatici si riversano sul clima e sul sistema sociale.

In questo primo ciclo formativo, a cui hanno partecipato anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sono state esaminate e raccontate le buone pratiche agricole realizzate dai produttori, con approfondimenti su agroecologia e permacultura curati dai formatori/educatori della Comunità di Etica Vivente e dell’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano.

 

Nuove reti e strumenti per la trasmissione di saperi, valori e conoscenze

Grazie a loro e insieme a tutti i partecipanti, gli incontri di campo hanno permesso di avviare quindi un trasferimento di conoscenze e di attuare azioni di formazione aventi lo scopo di ampliare le conoscenze e il racconto locale, attraverso un linguaggio condiviso capace di mettere in relazione figure più o meno professionali del territorio e di incentivare scambi collaborativi. Un contesto rigenerativo il cui fine ultimo è quindi la nascita sul lungo periodo di nuove reti territoriali, attraverso pratiche comunitarie in grado di tracciare nuove strade rispetto al modello economico-alimentare in cui siamo immersi, che conosce il prezzo di tutto e il valore di niente. Un’azione collettiva in grado di supportare i giovani ad una lettura critica e stringente sul cibo e sui modelli di produzione e consumo, aprendo una strada concreta e scommettendo su conoscenza e relazioni.

 

Appuntamento a settembre

“Giù dalle cattedre” terminerà il suo percorso a settembre quando vivremo l’esperienza del Forum conclusivo. Sempre in campo. Sempre tra cielo e terra.

 

 

#Agenda 2030 #Sostenibilità #Partecipazione

Leave a Reply

Your email address will not be published.