Giovani e terre alte, con Rural Voices 2030 nuove energie per uno sviluppo sostenibile

Il progetto europeo Rural Voices 2030, promosso dal Comune di Foligno in collaborazione con FELCOS Umbria attraverso il finanziamento del DEAR Programme dell’Unione Europea, si prefigge l’obiettivo di promuovere la cura e la tutela del suolo delle zone rurali come risorsa preziosa di sviluppo sostenibile. Al centro delle attività che prevedono il coinvolgimento dei giovani delle aree montane e rurali del Folignate, nella fascia d’età compresa tra i 17 ed i 35 anni, il rapporto con il territorio e le sue complessità, prima fra tutte quella ambientale. Ad Annifo è andato in scena il primo appuntamento del percorso partecipativo animato da FELCOS Umbria.

La Biblioteca di Annifo ha ospitato il primo incontro di Rural Voices 2030
“Il luogo dove vivo è pace, libertà, silenzio”. “Collaborazione e protezione”. “Vivido e vitale”. E ancora, “la comunità in cui vivo è familiare e disponibile”. “Unita e tranquilla”. “Coriacea, accogliente e depositaria”. Quanti significati e quante suggestioni nelle parole che, i giovani dell’area montana folignate, hanno scelto per raccontare il loro legame con i luoghi e le comunità con le quali condividono vita e aspettative.
Grazie al progetto europeo Rural Voices 2030, promosso dal Comune di Foligno in collaborazione con FELCOS Umbria e realizzato con il finanziamento del DEAR Programme dell’Unione Europea, con il supporto della Pro Loco di Annifo e della Biblioteca di Annifo abbiamo organizzato ad Annifo il primo incontro del percorso partecipativo che da qui in avanti implementeremo allo scopo di realizzare una fotografia del rapporto profondo che unisce i giovani under 30 ai territori rurali che abitano.
In oltre due ore di lavoro insieme, a paritre dalle sollecitazioni fornite dalla Vicedirettrice di FELCOS, Elisa Stramaccia, e da Colomba Damiani, Responsabile dell’Area Educazione allo Sviluppo sostenibile, utilizzando piattaforme di condivisione già sperimentate in numerose altre progettualità, abbiamo ricomposto lavagne argomentative piene di riferimenti stimolanti, nei quali tutti i partecipanti hanno messo un po’ di se stessi e del loro sguardo sul mondo prossimo e lontano, trovando molteplici punti di contatto tra persone e speranze. Comunità antiche e nuove. Modi di intendere il territorio, tra esigenze di apertura al mondo e voglia di relazioni forti e rassicuranti. Un momento di confronto e riflessione durante il quale temi differenti e decisivi come la cura del territorio, l’inclusività, la parità di genere, hanno ricomposto un unico percorso volto alla tutela e alla rigenerazione del suolo come risorsa preziosa di sviluppo sostenibile, in chiave ambientale, economica e sociale. E l’entusiasmo che abbiamo ricevuto indietro ci convince che la strada intrapresa è quella giusta, per rendere i giovani protagonisti di una storia tutta da scrivere.
Alcune delle ragazze che hanno partecipato all’incontro dedicati a giovani e terre alte
I sondaggi come strumento di condivisione e conoscenza
Uno degli strumenti principali di coinvolgimento adottati dal progetto Rural Voices 2030 è il sondaggio, a cui giovani e stakeholders sono chiamati a partecipare nell’intento di scoprire e raccogliere le loro sensazioni, i loro contributi e per condividere aspettative ed esigenze. Due finora quelli pubblicati attraverso specifici form di Google: uno rivolto direttamente ai giovani e uno dedicato ai rappresentanti di enti, organizzazioni, associazioni o imprese che lavorano con giovani Under 30 delle aree montane e rurali del Folignate.
“L’indagine – si legge nei testi introduttivi – è il punto di partenza del progetto  “Rural Voices 2030”, che mira a coinvolgere migliaia di giovani da 12 paesi europei in attività di sensibilizzazione e interventi educativi  sui temi legati al suolo (GOAL 15), una delle risorse più preziose e vitali per il nostro Pianeta, e la parità di genere (GOAL 5), quale tema trasversale per far valere una cultura della parità di diritti per una società più aperta, solidale e sostenibile. Il sondaggio è un primo passo verso un percorso partecipativo  molto più ampio, che vedrà il Comune di Foligno promuovere  attività e iniziative culturali ed educative  a supporto delle aspettative, bisogni e opportunità della fascia di popolazione under 30, che vive in aree interne e montane”.
Attraverso una piattaforma di lavoro condiviso i partecipanti hanno restituito una fotografia del loro rapporto con il territorio che vivono
Accanto ai sondaggi, sono stati adottati degli strumenti di lavoro condiviso finalizzati all’animazione degli incontri in presenza, come quello svolto ad Annifo. In quell’occasione le ragazze e i ragazzi presenti, tutti del luogo, hanno potuto rispondere a diverse domande attraverso cui restituire i propri vissuti personali e di comunità rispetto ai temi del progetto.
Diverse le domande a cui tutti insieme, ciascuno per la propria esperienza, hanno fornito risposte in modalità sia aperta che multipla. Focus delle domande i luoghi dove i giovani socializzano sul territorio, le associazioni o i gruppi nei quali sono impegnati, la descrizione del luogo e della comunità in cui vivono, in che modo hanno intercettato il tema della sostenibilità ambientale e se si sono mai documentati su di essa, l’idea che hanno del suolo, dei diritti umani, dei cambiamenti climatici e della parità di genere.
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