All’interno del Palazzo dei Congressi di Siviglia, in Spagna, si è svolto il 6° Forum Mondiale per lo Sviluppo Economico Locale. Un contesto di grande prestigio che ha visto ragionare insieme per tre giorni, Istituzioni, organizzazioni e stakeholders di profilo internazionale, tra i quali ha portato la propria voce anche FELCOS Umbria. Il direttore Massimo Porzi – presente insieme al Presidente e Sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, e al Presidente di ANCI Umbria e Sindaco di Montecchio, Federico Gori, e al Direttore di ANCI, Silvio Ranieri – è intervenuto in un panel dedicato al tema della trasformazione digitale per lo sviluppo locale, partecipato e inclusivo.
In un mondo sempre più globalizzato, il legame tra crescita economica, sostenibilità ambientale e coesione sociale rappresenta un pilastro fondamentale per ridurre le disuguaglianze e raggiungere un progresso che tenga conto sia delle persone che del pianeta, dando vita ad una transizione equa verso modelli di sviluppo sostenibili e inclusivi. Così come dettato dall’Agenda 2030, approvata nel 2015 dal Consiglio Generale delle Nazioni Unite.
Ed è proprio intorno a queste sfide che a Siviglia si è tenuto il 6° Forum Mondiale per lo Sviluppo Economico Locale, a cui FELCOS Umbria ha partecipato con il Presidente e Sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, il Direttore, Massimo Porzi, insieme al Presidente di ANCI Umbria e Sindaco di Montecchio, Federico Gori, e con il Direttore di ANCI Umbria, Silvio Ranieri.
In un contesto internazionale di alto livello, fondamentale per la nascita di nuove reti e opportunità collaborative, in cui sono rappresentate Istituzioni, Università e organizzazioni della società civile di profilo europeo e mondiale, siamo orgogliosi di aver portato la nostra voce e la nostra esperienza nella promozione di sviluppo locale inclusivo e sostenibile, su cui siamo in prima linea in Umbria e nel mondo al fianco delle comunità territoriali e delle Istituzioni di prossimità.
Una competenza che il Direttore Porzi ha sintetizzato nel proprio intervento in un panel intitolato “Trasformazione digitale per lo sviluppo locale: sbloccare opportunità per una crescita inclusiva“, durante il quale si è esplorato il modo in cui la trasformazione digitale può guidare lo sviluppo economico locale, la creazione di posti di lavoro e la governance collegando strategie nazionali e realtà territoriali.

Il focus della sessione
Il senso del panel entro cui FELCOS ha portato la propria voce è ben raccontato dal programma del Forum. “La trasformazione digitale sta rimodellando il modo in cui i governi locali funzionano, interagiscono e forniscono servizi. Tuttavia, il suo impatto sullo sviluppo locale e sull’occupazione dipende da fattori chiave come le infrastrutture, l’alfabetizzazione digitale, la governance, la sovranità tecnologica e l’inclusività. Mentre la digitalizzazione promuove opportunità economiche, politiche e investimenti inadeguati rischiano di ampliare le disuguaglianze. Alla luce di ciò la sessione ha esplorato il modo in cui la trasformazione digitale può guidare lo sviluppo economico locale, la creazione di posti di lavoro e la governance collegando le strategie nazionali con le realtà territoriali. A tal fine, la discussione ha esaminato quattro differenti casi studio di altrettanti Paesi: Mozambico, Ghana, Italia e Spagna (Andalusia).
L’Africa affronta un grave divario digitale, dove infrastrutture limitate, convenienza e dipendenze tecnologiche esterne ostacolano l’espansione. In Mozambico, ad esempio, solo il 23% della popolazione ha accesso a Internet, limitando l’e-governance e l’imprenditorialità digitale. Un divario che le partnership pubblico-private e i centri digitali comunitari mirano a colmare. Il Ghana sta sfruttando i servizi finanziari mobili, con il 40% degli adulti che utilizza denaro mobile per promuovere l’inclusione digitale. L’Andalusia è all’avanguardia nella governance digitale, nella connettività rurale e nei servizi pubblici basati sull’intelligenza artificiale, con programmi digitali regionali e programmi di aggiornamento professionale che promuovono l’innovazione e l’occupazione. Riconoscendo il potenziale della digitalizzazione, l’Italia sta lanciando la “Italia Digital Flagship for Africa”, supportando i paesi nell’espansione della digitalizzazione per migliorare i servizi e la qualità della vita. L’iniziativa condivide l’esperienza italiana in materia di governance digitale, infrastrutture e soluzioni tecnologiche”.

Dove ci sono reti di relazione e cooperazione, nascono opportunità di sviluppo per le comunità e i territori
L’esperienza che abbiamo vissuto a Siviglia, in Spagna è stata davvero fruttuosa per tanti motivi. Innanzitutto perchè ne torniamo con un’ulteriore conferma del ruolo di riferimento che ci viene riconosciuto anche in ambito internazionale sui temi dello sviluppo locale sostenibile e inclusivo, oltre che della cooperazione in senso più ampio. E poi perchè ancora una volta, ora più che mai, ci convinciamo di quanto sia vitale per le nostre comunità aprirsi al confronto e alle opportunità che relazioni forti e scambi duraturi possono dare per la crescita dei territori.
In tal senso, siamo stati davvero felici di incontrare in quel contesto i colleghi di ANAMM, l’Associazione Nazionale di Comuni del Mozambico, con cui proprio un anno fa a Maputo abbiamo siglato un accordo di collaborazione che prevede la condivisione di valori riferimento, la promozione dello sviluppo sostenibile nel quadro dell’Agenda 2030, la centralità dei Comuni nella realizzazione di sviluppo locale, il rafforzamento delle relazioni tra i Comuni soci di entrambe le organizzazioni. Tutto ciò a partire da tematiche di interesse comune come la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, i processi partecipativi, lo sviluppo economico locale, l’inclusione sociale e l’attenzione per la disabilità.
Come diciamo sempre, lo Sviluppo Sostenibile è un futuro da fare insieme. E noi siamo felici di continuare a costruire questo futuro, senza lasciare nessuno indietro.
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