Attivati nell’ambito del progetto Trasimeno per tutti, i tirocini riservati a persone con disabilità hanno consentito di raggiungere il primo degli obiettivi fissati dall’iniziativa promossa dalla Regione Umbria in partnership con Sviluppumbria, Anci Umbria e FELCOS Umbria, attraverso il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scopo dell’intervento l’implementazione di sistemi e servizi di accoglienza turistica inclusiva nel comprensorio del Lago. 10 i soggetti ospitanti: Camping Punta Navaccia, Lagodarte, Umbria Vacanze, Generazione T, Sistema Museo, GGAS, FELCOS Umbria, SviluppUmbria, Regione Umbria e Protezione Civile.
Il progetto Trasimeno per tutti, pensato per creare sul territorio del lago sistemi e servizi di accoglienza turistica accessibile ed inclusiva, sul concetto del turismo per tutti, ha centrato il suo primo obiettivo: l’avvio di tirocini extracurriculari rivolti a persone con disabilità presso i partner di progetto e altri soggetti sia pubblici che privati operanti nel settore turistico.
I tirocini, avviati tramite avviso pubblico, oltre che arricchire le conoscenze dei partecipanti, hanno avuto l’obiettivo di favorire lo sviluppo di competenze professionali nel settore del turismo accessibile e inclusivo e di favorire l’inclusione sociale e lavorativa e l’autonomia della persona con disabilità. In totale sono dodici i ragazzi impegnati presso il Camping Punta Navaccia, Lagodarte, Umbria Vacanze, Generazione T, Sistema Museo, GGAS, FELCOS Umbria, SviluppUmbria, Regione Umbria e Protezione Civile.
Il racconto delle esperienze vissute
Il valore delle esperienze che il progetto Trasimeno per tutti ha consentito di avviare, è andato ben oltre l’aspetto puramente professionale e formativo. I tirocini hanno permesso infatti di coltivare nei luoghi di lavoro legami personali di grande impatto sia per le ragazze e i ragazzi coinvolti che per le strutture che li hanno ospitati.
“Questo tirocinio mi ha davvero cambiato la vita – racconta Maria Stella, una delle tirocinanti -. Il progetto è ben organizzato e con persone qualificate. Ho trovato delle persone eccezionali che mi hanno aiutato a crescere sia lavorativamente che umanamente. La struttura nella quale ho svolto il tirocinio mi ha accolto come una figlia e devo ringraziarli per tutto quello che mi hanno insegnato”.
“Quando ho deciso di partecipare a questo bando ero entusiasta – confida Lucia, un’altra tirocinante – ma anche un po’ timorosa di cominciare un percorso per me nuovo soprattutto perché non avevo mai avuto esperienze in campo lavorativo. La mia scelta è caduta subito su Castiglione del Lago e Lagodarte perché è una cooperativa molto attiva sul territorio. Si occupa della gestione del percorso monumentale di Palazzo della Corgna e della Rocca, gestisce il Nuovo Cinema Caporali e nel periodo estivo promuove numerosi eventi culturali e musicali. Fin dal primo giorno mi sono subito trovata a mio agio con le colleghe di lavoro che mi hanno aiutato a superare l’impatto iniziale. Sul piano pratico (sempre con il loro aiuto) ho appreso abbastanza rapidamente le incombenze tecniche legate alla biglietteria, al bookshop e alle altre problematiche che si possono verificare durante l’orario di lavoro. Questa esperienza mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista, in particolare a lavorare con gli altri creando un buon rapporto di amicizia e collaborazione dopo anni di solitudine. Da un punto di vista personale questo tirocinio mi è stato utile per recuperare le conoscenze artistiche e culturali acquisite durante il periodo universitario. Questa esperienza mi ha fatto capire di poter affrontare anche in futuro un lavoro in questo settore…chissà magari anche in questo luogo”.
“A me è piaciuto molto vivere questa espereinza e mi sono trovata molto bene con le colleghe, tutte molto simpatiche – dice Anna Chiara -. La parte del tirocinio che mi è piaciuta di più è quando ho fatto la “maschera” per la distribuzione e consegna dei biglietti. Un’attività che mi ha permesso di relazionarmi con gli altri e durante la quale ho imparato ad usare il POS. Inoltre, mi è molto piaciuto lavorare a San Sebastiano dove, tra le altre cose, mi sono presa cura dei suoi bellissimi fiori”.
Anche noi di FELCOS Umbria abbiamo ospitato un tirocinio e, in particolare, abbiamo avuto la fortuna di lavorare con Emanuele, un ragazzo laureato, molto propositivo, che tra le sue passioni ha il cinema d’animazione. Emanuele ha apportato un contributo molto importante e significativo e con lui si è instaurato fin da subito un rapporto umano e professionale bellissimo.
“Le sensazioni che ho provato durante il mio tirocinio svolto in FELCOS sono state positive – dice Emanuele -. All’inizio non sapevo bene cosa aspettarmi, sia rispetto al lavoro che al rapporto con i colleghi. Con il passare delle settimane mi sono ambientato sempre di più e con i colleghi mi sono trovato molto bene, poiché tutti si sono mostrati molto pazienti e cortesi. La cosa più interessante del lavoro che ho svolto è stata la partecipazione alle riunioni organizzate con i partner internazionali dei progetti. Attraverso questi incontri operativi, che si tenevano in lingua inglese e che mi hanno permesso di scoprire delle attività interessanti riguardanti ad esempio lo smaltimento dei rifiuti o la gestione sostenibile del territorio, ho potuto conoscere persone di molte parti del mondo”.
Nel complesso, il percorso formativo del progetto Trasimeno per Tutti ci ha regalato grande soddisfazione perchè alla sua realizzazione abbiamo lavorato molto a conferma di un’attenzione, verso i temi dell’inclusività e dell’accessibilità, che da sempre per noi di FELCOS Umbria rappresentano un know-how identitario oltre che un fronte di impegno civico in cui crediamo e su cui abbiamo sviluppato negli anni progetti importanti sia in Umbria che a livello internazionale.
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