Ad Arrone, insieme a tutti i rappresentanti del partenariato, hanno preso avvio le operatività di Soil reGeneration. Un progetto finanziato dall’Unione Europea e di cui il Comune della Provincia di Terni è capofila, che mette al centro delle proprie attività la cura del suolo come risorsa di sviluppo sostenibile, creando consapevolezza attraverso percorsi di partecipazione civica finalizzata alla nascita di un Patto di comunità sul suolo.
La cura del suolo e il suo uso responsabile come risorsa primaria di sviluppo sostenibile, sono parte fondamentale del percorso rigenerativo per il benessere delle comunità e dei territori. E di questo si occupa il progetto Soil reGeneration, recentemente individuato dal più ampio progetto HuMUS – Healty Municipal Soil coordinato da ANCI Toscana tra venti azioni pilota a livello europeo.
Il progetto Soil reGeneration, che avrà una durata di 12 mesi, si articolerà in 5 diverse fasi.
Fase 1: Sottoscrizione del Manifesto del Suolo e composizione di un’analisi partecipata rispetto allo stato di salute del suolo sul territorio, come strumento semi-quantitativo Fuzzy Cognitive Map (FCM). Già in questa prima fase saranno coinvolti i giovani in un percorso che indaghi la percezione sulle diverse dimensioni del suolo, per la realizzazione di una Mappa di Comunità del suolo.
Fase 2 : Mappatura che identifichi in modo evidente le entità delle diverse problematiche (caratteristiche, estensione, effetti sul suolo), la diversa collocazione sul territorio, tutti i soggetti che sono direttamente o indirettamente coinvolti rispetto allo stato di salute del suolo, il loro livello di consapevolezza e di disponibilità ad una governance partecipata territoriale (Comunità Territoriale Consapevole).
Fase 3: Workshops di approfondimento tematici, ricognitivi, esperienziali ed interpretativi sul territorio volti a raccogliere ulteriore documentazione (es. fotografica) e dati (es. CNR/Università/ARPA), condividere ed incrociare le informazioni raccolte ed elaborare ulteriormente il quadro complessivo ricognitivo delle conoscenze e delle valutazioni, includendo tutti i punti di forza e debolezza, le necessità e le opportunità (analisi SWOT).
Fase 4: Elaborazione finale di un Accordo Territoriale sul Suolo (Territorial Management Agreement) che includa un Patto Educativo di Comunità e vari altri strumenti tra cui, un decalogo delle buone pratiche per un’ampia e capillare diffusione, un manuale ad uso dei principali attori che hanno relazioni dirette con il suolo, uno o più strumenti normativi pubblici a scala locale per favorire la conservazione e la rigenerazione del suolo.
Fase 5: Ciclo di conferenze per mostrare i risultati del percorso sia sul territorio di riferimento (Conferenza Generale sul Suolo) che in altri contesti territoriali, anche con l’obiettivo di disseminare e replicare l’azione.
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