Raccogliamo in questo articolo le testimonianze dei protagonisti del progetto per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità in Siria, in attesa di ripartire con le attività formative, interrotte a causa del Coronavirus.
Il Coronavirus ha stravolto le vite dell’intero Pianeta e anche la cooperazione internazionale è stata fortemente colpita dall’emergenza sanitaria, che ha imposto la sospensione di moltissimi progetti con la conseguente revisione e l’aggiornamento delle programmazioni future.
Con il lockdown globale il mondo si è fermato e così anche le attività di cooperazione che FELCOS realizza, come quelle del progetto “Salute, inclusione e partecipazione. Sviluppo delle competenze per la promozione della salute e dell’inclusione delle persone con disabilità e supporto al recupero socio-economico in Siria”, promosse insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità in Siria, con il supporto tecnico-scientifico di numerosi partner regionale ed italiani, tra cui la USL UMBRIA 2 che ha messo a disposizione le proprie competenze e professionalità a partire dal suo Dipartimento di Riabilitazione tramite il Centro Ausili e altri servizi, e il Servizio di Audiologia, Foniatria e Otorinolaringoiatria, e l’Azienda Ospedaliera di Perugia attraverso il coinvolgimento della sua Unità spinale Unipolare.
L’emergenza epidemiologica ha bruscamente interrotto le attività formative già in via di conclusione e che, una volta terminate, avrebbero coinvolto oltre 200 beneficiari in 55 giornate di training per un totale di 330 ore di docenza.
In attesa di poter ripartire verso Damasco insieme ai nostri esperti formatori per realizzare i restanti corsi sulla progettazione e realizzazione di ortesi AFO (Ankle-Foot Orthosis) e KAFO (knee-ankle-foot orthoses), sulle lesioni del midollo spinale e sulla disciplina paralimpica del Badminton, vi riportiamo le testimonianze di chi ha reso possibile questa ambiziosa sfida, lavorando in un contesto di sommessa ma tenace rinascita.
Il progetto “Salute, inclusione e partecipazione. Sviluppo delle competenze per la promozione della salute e dell’inclusione delle persone con disabilità e supporto al recupero socio-economico in Siria”, dimostra che non solo i sogni, nella disperazione, sono ancora possibili, per non dire essenziali, ma che l’unica salvezza è essere coraggiosi e appassionati, rispondendo in maniera efficace e concreta alla attuale situazione siriana e mettendo in primo piano i diritti delle persone più vulnerabili.
Con la sensibilità di chi guarda da fuori senza indifferenza, numerosi partner nazionali e regionali hanno messo a disposizione le proprie competenze e capacità per collaborare, supportare e partecipare alla realizzazione di tale progetto, con lo scopo di promuovere il recupero della qualità della vita, della libertà e del benessere socio-economico, specialmente delle Persone con Disabilità, cercando di renderle quanto più possibile indipendenti.
Accanto ai partner, USL Umbria 2, Azienda Ospedaliera di Perugia, ANCI Umbria e Federsanità ANCI – Sezione Umbria, collaborano alla realizzazione del progetto Sviluppumbria, l’agenzia Regionale a sostegno della competitività e della crescita economica dell’Umbria; l’Istituto Alberghiero di Assisi e quello di Spoleto; AIAB – Associazione Italiana Agricoltura Biologica; APAU – Associazione Produttori Apistici Umbri; ARIS Formazione e Ricerca; Legacoop Umbria; CIA Umbria – Confederazione Italiana di Agricoltori; CIP Umbria – Comitato Italiano Paralimpico; FIBA – Federazione Italiana Badminton; Volley Academy; il Forum Nazionale Agricoltura Sociale; INU Umbria – Istituto Nazionale Urbanistica; l’Associazione “Le colline del Miele”; la Rete italiana Disabilità e Sviluppo.
Per raggiungere gli obiettivi del progetto sono state organizzate differenti attività formative e di assistenza tecnica, nel contesto di due specifiche aree tematiche, “Salute, inclusione, partecipazione e benessere bio-psico-sociale delle Persone con Disabilità” e “Sviluppo economico locale”.
All’interno della prima area tematica, apripista delle attività formative è stato Gabriele Bartolucci che, nell’ambito degli sport paralimpici, dal 29 settembre al 3 ottobre 2019 ha condotto il corso di formazione su “Tennis da tavolo paralimpico e Associazionismo sportivo inclusivo”, rivolto a tecnici e giocatori con disabilità cognitive e motorie di vario genere, ma anche senza alcuna disabilità.
«Nonostante le preoccupazioni iniziali, racconta Gabriele, il programma in agenda, riguardante i diritti delle Persone con Disabilita, i benefici dello sport e il gioco al tavolo, è stato realizzato interamente, ottenendo risultati sorprendenti e positivi da parte dei giocatori e dei tecnici, che hanno potuto constatare nello specifico soluzioni di gioco molteplici e differenti, considerate le diverse tipologie di disabilità».
Dal 6 al 10 ottobre 2019, gli architetti Alessandro Bruni e Francesco Nigro hanno realizzato la prima edizione del corso su “Accessibilità e Progettazione Universale” per promuovere e sviluppare la cultura dell’Universal design, relativa soprattutto agli edifici, agli spazi urbani e alle strutture pubbliche. La formazione, rivolta a ingegneri e architetti di Ministeri e organismi con diverse competenze, ha assicurato un approccio di tipo multidisciplinare, favorendo lo scambio e il confronto tra diversi punti di vista e sensibilità. L’alto livello di formazione e competenza tecnica dei partecipanti ha inoltre permesso la messa a punto in tempo reale di tutti i moduli didattici previsti, con il conseguente approfondimento, ampliamento e integrazione dei temi trattati. «I momenti di scambio, previsti durante o al termine di ciascun modulo didattico, sono stati senz’altro i più significativi – affermano Bruni e Nigro – per questo abbiamo lasciato ampio spazio alle domande e alle considerazioni su quanto presentato, facendo emergere l’impegno e la passione dei partecipanti per i temi trattati, fondamentali, nell’attuale e delicata fase post-guerra, per sviluppare e diffondere nuovi approcci progettuali e una concreta speranza per il futuro della Siria».
Alessandro Bruni e Francesco Nigro, sono poi tornati a Damasco dal 2 al 6 febbraio 2020, per condurre la seconda edizione del corso per esaminare, sulla base delle richieste avanzate ad ottobre, numerosi piani precedentemente realizzati, capaci di esprimere l’integrazione tra rigenerazione, riqualificazione, restauro e accessibilità per tutti, con un focus sul recupero dei centri storici. In questo senso, è stata di grande valore la visita alla Cittadella di Damasco, da anni oggetto di un complesso intervento di restauro e riqualificazione per edificare un centro museale nella Città Vecchia; «tale visita – raccontano Bruni e Nigro – ha consentito di visionare direttamente le soluzioni adottate per rendere accessibile il notevole complesso storico. Sono risultate infine utili e positive le esercitazioni pratiche, consentendo di applicare e verificare quanto appreso e utilizzando, come casi di studio, edifici e spazi reali, quotidianamente vissuti».
Al termine del Corso, in seguito a specifici scambi con i partecipanti, sono emerse richieste di approfondimento e di supporto tecnico-formativo, in vista e nella speranza di una sostenibile e accessibile ricostruzione futura.
Dall’8 al 12 dicembre 2019, Massimo Porzi, esperto fisioterapista e responsabile del Centro ausili della USL Umbria 2, nonché Direttore di FELCOS Umbria, insieme a Nadia Crivelli, terapista occupazionale presso l’Unità Spinale ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e docente presso UNIMI-Università degli Studi di Milano, Gianantonio Spagnolin, fisioterapista presso l’Unità Spinale di Sondrio, e Devis Trioschi, Product e clinical specialist presso Sunrise Medical, ha svolto il “Corso avanzato sugli ausili per la mobilità e la postura”, rivolto a diverse figure professionali impegnate nella riabilitazione delle Persone con Disabilità tra cui fisioterapisti, tecnici ortopedici, medici e ingegneri della riabilitazione.
«I partecipanti – raccontano i formatori – attraverso attività, in presenza dei pazienti, hanno appreso un metodo di lavoro focalizzato sulle esigenze delle Persone con Disabilità e dei loro caregiver, sperimentando le modalità di colloquio e valutazione fisica più frequenti e utili; hanno inteso le basi per valutare, scegliere e adattare le carrozzine e i cuscini ai pazienti, acquisendo le principali nozioni per l’autocostruzione di cuscini con materiali a basso costo e hanno compreso l’efficacia di addestrare regolarmente i pazienti all’uso della carrozzina».
Al termine della formazione i docenti hanno suggerito e raccomandato di stimolare i dirigenti sanitari siriani al fine di implementare gli ausili proponibili, non limitandosi alle carrozzine manuali leggere, ma allargando l’offerta anche a quelle manuali con posizionamento variabile, in particolare alle carrozzine elettroniche, soluzioni necessarie in caso di disabilità gravi e di transito in ambienti esterni sconnessi.
Nello stesso periodo, l’insegnante di danza e tecnico federale della Danza sportiva in carrozzina, Giuseppe Masciello, ha condotto il corso di formazione sulla “Danza in carrozzina”, con lo scopo di rafforzare e sviluppare, per la prima volta in Siria, le competenze tecniche degli allenatori e degli atleti in tale disciplina paralimpica. Le immagini del training e il documentario, girato da UNDP-Siria, raccontano la speranza personificata nella danza dei partecipanti, il cui futuro spezzato trova appiglio, certo fragile, nella musica, nel movimento, nel ritmo che la vita continua a imporre anche in un Paese distrutto e silenzioso.
Dal 15 al 18 dicembre la Dott.ssa Valentina Romizi, logopedista presso il Servizio di Audiologia, Foniatria e Otorinolaringoiatria della USL Umbria 2, ha svolto la docenza del corso sulla “Clinica e Valutazione della Disfagia”, per migliorare le capacità di valutazione e intervento del personale sanitario rispetto alle persone che soffrono di tale condizione. «Il risultato più importante – afferma Valentina – è stato ottenuto nella metodologia, ovvero nell’acquisizione da parte dei partecipanti di una consequenzialità tra valutazione e trattamento della problematica disfagica; per questo il lavoro si è concentrato ben poco su “cosa” fare, dando invece molto spazio al come, quando e al perché delle scelte riabilitative in relazione a trattamenti che devono essere personalizzati, introducendo il concetto di team e di approccio multidisciplinare, completamente assenti nella realtà considerata. Una più approfondita conoscenza dell’organizzazione socio-sanitaria del territorio – continua la Romizi – sarebbe auspicabile per proporre modalità organizzative concrete e applicabili. Inoltre, sarebbe opportuno proseguire il lavoro, formando un gruppo multidisciplinare di professionisti siriani, capaci di gestire la problematica disfagica con modalità, se non adeguate, almeno ispirate agli standard medici internazionali».
In parallelo, nell’ambito della seconda area tematica del progetto, dedicata allo “Sviluppo economico locale”, è stata realizzata una missione esplorativa e di assistenza tecnica, supporto e formazione con l’obiettivo di facilitare il processo di sviluppo economico locale inclusivo e sostenibile in alcuni settori chiave dell’economia siriana tra cui l’apicoltura, l’olivicoltura, la permacultura, il marketing territoriale, la valorizzazione dei prodotti tipici locali, l’agricoltura sociale e biologica. Joseph Flagiello, esperto in Sviluppo economico locale, Massimo Sisani, membro del Consiglio Direttivo di CIA Umbria, Giulio Massini, membro del consiglio direttivo di AIAB Umbria, Massimo Carpinteri, membro di APAU, Andrea Cimarelli, esperto di Permacultura e Vice Presidente de “Le colline del Miele”, la delegazione di esperti che – dal 15 al 19 dicembre – ha incontrato a Damasco i rappresentanti delle istituzioni locali, delle associazioni degli agricoltori, del settore privato e degli uffici decentralizzati di UNDP per esaminare e comprendere l’attuale tessuto socio-economico siriano, condividendo esperienze e conoscenze reciproche, in un approccio di dialogo e intesa tra paesi ugualmente impegnati nella sfida sulla sostenibilità.
Dall’8 al 12 febbraio 2020, sette esperti di alto livello hanno infine svolto a Damasco tre importanti attività formative e di assistenza tecnica: il corso sul Supporto bio-psico-sociale, il corso sui Sistemi di assistenza protesica e, nell’ambito delle discipline paralimpiche, il corso specifico sul Sitting Volley. Le formazioni si sono rivolte al personale del Ministero siriano degli Affari Sociali e del Lavoro, agli assistenti sociali, ai rappresentanti delle organizzazioni e associazioni della società civile e delle Federazioni Sportive.
Il Corso sul “Supporto bio-psico-sociale in caso di guerra”, ha vantato il prezioso coinvolgimento di Giampiero Griffo – componente del Consiglio Mondiale di DPI, Disabled peoples’ International, presidente di DPI Italia, rappresentante italiano nel board del Forum europeo sulle disabilità e coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità – di Mauro Soli e di Eleonora Bartoli, esperti in psicologia dell’emergenza e supporto psico-sociale post-traumatico. La formazione, rivolta agli operatori psico-sociali siriani per aumentarne le capacità e le conoscenze rispetto ai temi relativi alla “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità”, ha pianificato interventi di supporto e superamento del trauma psico-sociale legato al conflitto, introducendo il concetto di vita indipendente e proponendo la creazione di reti e servizi di comunità. Gli esperti hanno condiviso l’impressione di un paese complicato in cui il cambiamento si prospetta lento e difficile, nonostante l’entusiasmo dei corsisti, tra cui persone molto giovani e con disabilità, e un ottimo lavoro di équipe tra gli esperti, anche nell’ambito di tematiche nuove per la Siria. «Ad oggi – sostiene la dott.ssa Bartoli – si percepisce la prevalenza di un approccio medico alla disabilità che ribadisce l’importanza della sensibilizzazione e della promozione del supporto psico-sociale. I partecipanti al training, esprimendo alcune criticità rispetto ai servizi dedicati al supporto delle Persone con Disabilità, hanno fornito un ottimo spunto per l’implementazione di nuovi progetti e il prolungamento della cooperazione».
È stato invece condotto da Renzo Andrich, ingegnere in elettrotecnica ed esperto in didattica e ricerca nel campo degli ausili, il “Corso sui Sistemi di assistenza protesica”, rivolto ai tecnici e ai professionisti siriani del Ministero degli Affari Sociali e del Lavoro per fornire le conoscenze e le competenze necessarie alla creazione e alla gestione di sistemi di assistenza protesica per le persone con disabilità. «L’impressione generale – afferma Andrich – è che prima del 2014 la Siria, nel campo dell’assistenza protesica, stesse facendo grandi progressi, ma che tale evoluzione si sia arrestata in seguito alla dispersione delle competenze nelle varie zone del Paese e all’impossibilità di importare ausili dall’estero. Attualmente è concessa solo l’importazione dalla Cina, ma la qualità degli ausili risulta insufficiente, e non ci sono le condizioni per ricostruire l’industria locale. Tuttavia i partecipanti al corso, con competenze di base molto elevate, hanno lavorato con dedizione, entusiasmo e rara gentilezza d’animo, coinvolgendo gli utenti stessi in quanto protagonisti attivi del processo e promotori della cultura dell’autonomia nella propria comunità. La formazione, nell’attesa che vengano meno gli impedimenti al commercio internazionale, si è conclusa con la messa appunto di una serie di azioni concrete e possibili, nonostante l’attuale situazione di crisi».
Il corso specifico sul “Sitting Volley” è stato infine svolto dall’atleta agonista paralimpico Massimiliano Manfredi, Consigliere Regionale Lombardia del Comitato Italiano Paralimpico e referente CSI (Centro Sportivo Italiano) per i progetti di sport e inclusione, e da Manuela Benelli – alzatrice dalla straordinaria carriera, considerata la più titolata giocatrice di pallavolo della storia italiana – da oltre dieci anni allenatrice di 3° grado e di 3° livello giovanile, docente federale, docente regionale di Sitting Volley e fondatrice della ASD Volley Academy (affiliata alla Federazione Italiana Pallavolo – FIPAV), che ha collaborato e supportato il progetto, permettendo la partecipazione dei due professionisti. «I nostri corsisti – raccontano Manuela e Massimiliano – equamente divisi tra allenatori e atleti con disabilità, si sono mostrati consapevoli dello sport trattato (regole e gesto tecnico), ma totalmente privi di competenza metodologica. Sebbene interessati ad approfondire le proprie abilità e le conoscenze, sono purtroppo frenati da una situazione economica e organizzativa latitante. Per questo, sostiene Manuela, riteniamo il nostro intervento, importantissimo per lo sviluppo e la messa in pratica dello sport come strumento di riabilitazione fisica e sociale».
Lo sport non salva dalla guerra, ma è pur sempre un aspetto essenziale della vita e rappresenta la possibilità di dare senso e sfogo alla realtà, di renderla sopportabile, di stabilire argini, ed è un modo per sviluppare la capacità di rispondere ai traumi e alle ferite.
La collaborazione tra FELCOS Umbria e UNDP Siria nasce nel 2018 con lo scopo di rafforzare il sistema di salute siriano, fornendo servizi e risposte riabilitative e assistenziali alle Persone con Disabilità.
In seguito all’esperienza sul campo del 2018 e agli ottimi risultati ottenuti – avvalendosi anche del supporto e della collaborazione della USL Umbria 2 e di Federsanità ANCI Umbria – dal corso di formazione “Conoscere, scegliere e personalizzare gli ausili per la mobilità e per la postura e gli adattamenti ambientali”, la cooperazione tra FELCOS e UNDP Siria in tema di salute e disabilità è divenuta più ampia, pianificando un progetto che, pur tra le macerie, mira alla riappropriazione della capacità di autodeterminazione, nel contesto ambientale e lavorativo, del popolo siriano, oltre al recupero socio-economico.
La guerra riduce le questioni all’essenziale. Non è dunque così ovvio sottolineare che il progetto, a cui auspichiamo di tornare presto a lavorare, costituisce una sorta di resistenza e una immaginabile, quanto possibile, forma di futuro.
Il progetto vede la collaborazione, il supporto e la partecipazione di numerosi partner nazionali e regionali che hanno messo a disposizione le loro competenze e capacità, tra cui Usl Umbria 2, l’Azienda Ospedaliera di Perugia, Federsanità ANCI Umbria, Sviluppumbria – Agenzia Regionale a sostegno della competitività e della crescita economica dell’Umbria, l’Istituto Alberghiero di Assisi e quello di Spoleto, AIAB – Associazione Italiana Agricoltura Biologica, APAU – Associazione Produttori Apistici Umbri, ARIS Formazione e Ricerca, Legacoop Umbria, CIA Umbria – Confederazione Italiana di Agricoltori, CIP Umbria – Comitato Italiano Paralimpico, FIBA – Federazione Italiana Badminton, il Forum Nazionale Agricoltura Sociale, INU Umbria – Istituto Nazionale Urbanistica e l’Associazione “Le colline del Miele”.