Insieme diciamo stop all’eco-ansia. Al lavoro i giovani di You Care.

Continuano spediti gli incontri di YouCare, il progetto europeo che insieme ad organizzazioni di Bulgaria, Belgio, Lituania e Irlanda, ci permette di affrontare con i giovani del territorio il tema dell’eco-ansia. Tra le metodologie concordate con i partner, c’è quella di attivare dei “facilitatori locali”. Si tratta di giovani ragazze e ragazzi a cui affidare la conduzione delle attività, con l’obiettivo di coinvolgere i propri coetanei diffondendo tra di essi una maggiore consapevolezza sui rischi emotivi e sociali dei cambiamenti climatici e promuovendo la ricerca su un ambito di cui si parla poco ma che produce sempre più problemi nelle nostre società.

 

Per molti giovani europei i cambiamenti climatici sono motivo di grande ansia e profonda preoccupazione. Per questo il progetto You Care – YOUth Creating Action Research on Eco-anxiety, di cui siamo partner insieme ad altre organizzazioni di Belgio, Irlanda, Lituania e Bulgaria, pone particolare attenzione nel creare reti territoriali utili a produrre consapevolezza su questi temi, allo scopo di fornire ai giovani strumenti individuali e collettivi con i quali reagire insieme al problema puntando su conoscenza e resilienza.

 

Sara, Maria Laura, Angelica, Tommaso, Lorenzo, Beniamino, Tommaso e Niccolò, insieme a Gioele, Miriam e Sofia, sono i ragazzi che, rispondendo al nostro avviso, hanno voluto prendere parte al progetto da protagonisti, con l’obiettivo di coinvolgere i propri coetanei in attività specifiche che saranno realizzate sul territorio nei prossimi mesi. Dopo un primo incontro che si è tenuto a metà gennaio, ad inizio febbraio il team coordinato da Simone Felice è tornato a riunirsi nella nostra Sede operativa per svolgere alcune attività preliminari, tra cui una molto coinvolgente e sperimentale dedicata al riconoscimento delle proprie emozioni connesse alle bad news del climate change. Insieme, abbiamo riletto e riguardato tante notizie tra cui quelle delle alluvioni che hanno sconvolto Valencia nei mesi scorsi e quelle di Los Angeles, dove gli incendi hanno causato enormi distruzioni. In entrambi i casi con drammatiche perdite di vite umane.
Guardando a quei fatti, il team umbro di YouCare ha messo sul tavolo le proprie sensazioni, associandole a delle emoticon che hanno rivelato al gruppo quanto le emozioni fossere piene di rabbia, delusione, preoccupazione e impotenza. Un bagaglio emotivo su cui ora lavoreranno per co-progettare e condurre attività di comunità aperte ai giovani del territorio, prima di arrivare a Bruxelles dove, insieme ai partner del progetto, presenteranno alle istituzioni europee i risultati del proprio impegno.

 

 

La partecipazione

E che la partecipazione al progetto, nel ruolo determinante di facilitatore, sia per le ragazze e i ragazzi aderenti un’esperienza davvero interessante, lo dicono le parole con le quali descrivono la propria scelta di esserci. “Ho deciso di aderire a questo progetto perché, anche sulla base dell’esperienza universitaria, credo che il confronto con altri ragazzi su questi temi sia molto importante – ci dice Niccolò Mariani, uno dei componenti del team attivato da FELCOS – sia per una crescita personale ma soprattutto anche per uno stimolo reciproco volto alla partecipazione attiva sulle tematiche della sostenibilità”.

Il progetto

Con il perdurare ed acuirsi dei problemi connessi ai cambiamenti climatici in atto, nella società contemporanea si registra il verificarsi di un fenomeno di disagio psicologico ed emotivo che colpisce, in prevalenza, le giovani generazioni. Tale fenomeno è stato chiamato da mass media e specialisti, eco-ansia o ansia climatica.

Si tratta di una vera e propria forma di sofferenza emotiva e psicologica connessa alla difficoltà di vedere futuro e speranza di fronte agli sconvolgimenti ambientali e sociali provocati dai cambiamenti climatici in atto, che mettono in pericolo non soltanto gli ecosistemi e le economie delle nostre società ma anche vite, relazioni e prospettive, sul piano relazionale, familiare e individuale. Un contesto di forte problematicità che impone la necessità di formare al riguardo consapevolezze utili a fornire ai giovani strumenti per affrontare tali ricadute.

L’obiettivo di YouCare è importante: esaminare, far riflettere, approfondire conoscenze, invitare all’ascolto empatico e all’impegno attivo dei giovani e delle giovani sul tema della salute mentale legata al cambiamento e ai cambiamenti in atto a causa della crisi ambientale ed ecologica. E per farlo, applicando metodologie di ricerca-azione partecipativa, intende consentire ai giovani di esaminare comprendere e valutare collettivamente l’insieme delle emozioni legate al cambiamento e ai cambiamenti in atto a causa della crisi ambientale ed ecologica, per passare dalla preoccupazione alla partecipazione attiva, promuovendo al contempo capacità emotive, di ascolto, dialogiche, oltre che conoscenze sul campo della scienza e dell’advocacy. Attraverso le sue diverse attività e risultati, le priorità di YouCare sono quindi il rafforzamento dei collegamenti tra ricerca, politica e partecipazione giovanile, nonché colmare le lacune di conoscenza sull’eco-ansia ovvero l’approfondimento della conoscenza del legame tra crisi eco-climatica e salute mentale invitando all’ascolto empatico e all’impegno attivo.

I partner

Association FOR YOU (Bulgaria); FELCOS Umbria (Italia); Sustainable Social Transformation QUEST (Belgio); VSL – Inovatyvi karta (Lituania); Love and Care for People (Irlanda).

 

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