Gestione condivisa e rifertilizzazione dei terreni da pascolo. In Kazakistan la nuova missione di Janartu.

Novembre è stato un mese ricco di attività importanti e stimolanti, a cominciare da quelle svolte nel campo della Cooperazione internazionale. Siamo infatti tornati in Kazakistan dove è in pieno svolgimento Janartu, il progetto finanziato dall’Unione Europea di cui FELCOS è capofila e che si occupa di promuovere processi di gestione e utilizzo sostenibili dei pascoli nel contesto del cambiamento climatico e della legislazione locale.

Il legame che ci unisce al Kazakistan, terra lontana e severa ma ricca di calore umano, è sempre più forte e profondo. Dopo aver portato a termine il progetto Jaylim, ora a portarci in quei contesti è il progetto Janartu, realizzato sempre grazie al finanziamento dell’Unione Europea e di cui FELCOS Umbria è capofila. Il sottotitolo del progetto ne è anche la sua definizione strategica: aumentare il ruolo degli utilizzatori dei pascoli e delle loro associazioni per l’organizzazione efficace di nuove forme di autogoverno locale e la sostenibilità del sistema dei pascoli nella regione di Almaty.
La riunione svolta nella sede dell’Akimat
E proprio coerentemente a questo obiettivo di fondo, ad inizio novembre abbiamo portato a termine una missione operativa con una delegazione composta da Federico Gori, Sindaco di Montecchio, Presidente di ANCI Umbria e Vice Presidente di FELCOS, da Fabio Primavera, ricercatore della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, affiancati dalla nostra Project manager Francesca de Paula. Al centro del loro viaggio di lavoro numerose attività sia istituzionali che di campo, che hanno permesso l’avvio di proficui scambi di competenze orientati alle migliori soluzioni per rifertilizzare i terreni, nell’ambito di una loro gestione condivisa tra autorità locali e cittadini.
A comporre il calendario delle attività della missione numerosi appuntamenti, tra cui riunioni operative e seminari focalizzati sull’approfondimento degli indicatori di degrado dei pascoli, orientati alla definizione dei modelli di lavoro sviluppati in collaborazione con gli esperti locali, fino ad arrivare alla predisposizione delle opportune attività di monitoraggio. A queste attività si sono poi aggiunti i sopralluoghi svolti nelle aree rurali dei comuni di Baltabay, Karaturyk, Kazakhstansk e Jambyl, dove con i rappresentanti degli Akimat – il Governo locale – e un centinaio tra piccoli allevatori e membri delle comunità rurali, abbiamo parlato di risanamento delle terre a pascolo e gestione delle acque in chiave sostenibile, con un particolare focus, condotto da Federico Gori, sui “Benefici della condivisione delle informazioni e della cooperazione nella risoluzione dei problemi dei territori”.
Mentre di “Esempi di pratiche agronomiche sostenibili per favorire efficacemente il ripristino della fertilità dei pascoli”, ha in particolare parlato Fabio Primavera durante un workshop finalizzato a condividere competenze finalizzate all’uso pratico per mitigare il livello di degrado dei pascoli e l’uso efficiente delle risorse idriche.
Un allevatore locale incontrato durante i sopralluoghi svolti sui terreni adibiti a pascolo della regione di Almaty
Molto partecipata e interessante, infine, anche la conferenza svolta nella Sede dell’Akimat del Distretto di Enbekshikazakh, dedicata alla “Promozione di processi di gestione e utilizzo sostenibile dei pascoli nel contesto del cambiamento climatico e della legislazione sui pascoli in Kazakistan”, a cui hanno assistito alcuni rappresentanti degli Akimat dei vecchi e nuovi distretti target, gli utilizzatori dei pascoli, diverse ONG e i media locali.
Partecipazione, scambio di competenze, attenzione verso le esigenze dei territori. Sono queste le chiavi su cui lavoriamo insieme ai partner di Janartu, per creare anche in Kazakistan ponti di dialogo tra Istituzioni, organizzazioni e comunità locali.
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